Canto degli esclusi

Concertato a due per Alda Merini

a cura di e con: Alessio Boni e Marcello Prayer

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Note

Portare in scena una vita incandescente, acuminata, volutamente priva di metafore.
Lasciare che il racconto si riveli in tutta la sua cruda sincerità, senza orpelli, con la ferocia dell’urgenza.
Questa la tensione che il Canto degli esclusi, ideato da Alessio Boni e Marcello Prayer, cerca di incarnare con il pudore che si riserva alla rarità.
Tra poesie e aforismi - che sono ricordi, lancinanti sofferenze, gioie volteggianti, passioni sussurrate - Alda Merini ritorna con tutta la sua potenza e fragilità, in un’elegante intimità marcata da dubbi, rimorsi, speranze e visioni che solamente i messaggeri celesti sanno decifrare e far danzare.
Un Concertato a due che si fonde in un’unica voce avvolgente, capace di tratteggiare i lati oscuri della coscienza, i silenzi e i fantasmi che hanno abitato la mente di questa donna, senza valicare i confini che il mistero erige a esigenza di una vita compiuta.
Nel mondo carsico della poetessa dei Navigli scorre una gonfia vena ironica che lambisce - indistintamente - leggerezza e drammaticità, lasciando nelle pieghe più intime dell’animo una traccia volubile da impastare con la materia di tutti i giorni.
Rimarremo - consapevoli o meno - degli esclusi, ma forse sapremo cantare.

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© Filippo Manzini
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